I thriller storici hanno un fascino tutto particolare e Tempesta Maledetta non fa eccezione. Se poi uniamo gli omicidi alla Storia non possiamo fare altro che leggere leggere e leggere.
Il nuovo romanzo di Alex Connor è da cardiopalma.
Il Natale di Poirot conferma il fatto che, pur non avendo mai letto l’autrice prima di questi due libri, è un genere alla portata di tutti. Io che amo i thriller sono abituata a tinte anche più forti e nonostante questo apprezzo tantissimo l’inusuale delicatezza che troviamo nei libri di Agatha Christie.
Questo è uno dei casi in cui ho preferito il film al libro perché niente come delle immagini possono farti entrare dentro la storia. I due, in ogni caso, sono molto simili soprattutto per le scene chiave come la frase simbolo su cui regge tutto. Il canto della rivolta è infatti lo slogan lanciato da Katniss: 𝐬𝐞 𝐧𝐨𝐢 𝐛𝐫𝐮𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨, 𝐯𝐨𝐢 𝐛𝐫𝐮𝐜𝐢𝐚𝐭𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐧𝐨𝐢!
Recensire un manuale come Guarda oltre ciò che vedi non è facile per molti motivi. In primis non è un manuale per tutti ma può diventarlo, in secondo luogo è un manuale molto teorico e quindi va studiato molto attentamente.
Sicuramente c’è del potenziale e forse le mie aspettative erano troppo alte fatto sta che, se dovessi consigliarlo a qualcuno, non lo farei. Primordia si presenta come il primo di una serie quindi il suo finale è aperto ma per quel che mi riguarda finisce qua, almeno per ora.
Il club delle pecore nere è il libro di cui avevo bisogno per trovare un certo tipo di serenità. Ci ho messo diversi giorni a finirlo, ho proprio scelto di godermelo fino in fondo. Ho trovato molto Pierpaolo in Samuele. In molti punti avrei voluto abbracciarli entrambi e dire loro che alla fine tutto si sarebbe sistemato.
Presenza Oscura è un romanzo che mi ha coinvolta subito, l’ho finito in pochissimo tempo e che consiglierei agli amanti del genere. Lo stile è scorrevole e i personaggi sono ben descritti. Un po’ inverosimile la parte di investigazione da parte di Nikka ma efficace.
La casa delle voci è l’ultimo romanzo di Carrisi e che, purtroppo, non ha niente a che vedere con i suoi primi lavori. Ricordo ancora le serie di Mila e di Sandra con molto affetto perché i personaggi principali mi sono entrati dentro e si sono fatti amare.