Non avendo mai letto niente della Bardugo (ma avendoli comprati tutti in ebook) non sapevo bene cosa aspettarmi quando ho iniziato La nona casa. Quando ho deciso di partecipare al RP ho pensato sarebbe stato meglio non leggere le recensioni che piano piano stavano popolando il web.
Finalmente siamo arrivati alla fine di questa serie con Conseguenza. Il sesto e ultimo volume è forse quello che mi ha fatto più divertire in alcuni punti e mi ha fatto morire d’ansia in altri.
Con Spirale eravamo rimasti con un pugno di mosche in mano, Lacey era stata prelevata da Charlie e la DEA stava cercando in tutti i modi di arrestare Sloane, Zeth e Rebel.
Cosa c’è di meglio di un buon thriller per movimentare le nostre giornate? Un altro thriller, ovviamente! Va beh ma ora parliamo di Ladykiller, primo di una serie con protagonista Kate Burrows.
Ho iniziato a leggere Se Arianna perché lo annusavo da tempo e perché volevo leggere di una storia che mi sconvolgesse, molto diversa dalle mie solite letture e che avesse del vero. Avevo bisogno di una storia forte, che mi emozionasse e mi ferisse.
Ci tengo tantissimo a ribadire il fatto che una parte delle vendite sarà devoluta in beneficienza quindi vi consiglio di acquistare Super sia per fare una buona azione ma ancora di più perché è davvero interessante.
Questo oscuro duetto si apre là dove abbiamo chiuso Questo canto selvaggio, Kate è arrivata a Prosperity e combatte i mostri mentre August è rimasto a Verity e anche lui combatte i mostri.
Avevo medie aspettative per La malalegna. Capita quando viene scelto un titolo da un’altra persona e l’avevo messo in conto. Il fatto di non essere entrata in sintonia con nessuno dei personaggi femminili mi ha stupita perché nessuna delle tre, Caterina Teresa o Angelina, è stata caratterizzata in modo tale da farmele apprezzare. Ho trovato Caterina troppo remissiva, Teresa troppo silenziosa e Angelina troppo ingrata.
Cosa fare quando un libro non ci è piaciuto ma non ci è nemmeno dispiaciuto? La piccola libreria di New York è uno di quei romanzi che purtroppo non ha niente di memorabile e dopo una sola settimana dalla sua lettura, i contorni iniziano ad essere già sfumati.
Se in Ragdoll ci trovavamo in una Londra spaventata da un orribile omicidio, con L’uomo nell’ombra dobbiamo aspettarci di volare da Londra a New York e viceversa.