[Recensione] Di morte e d’amore. La prima indagine di Fortunata, tanatoesteta

by R.
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L'immagine mostra la copertina del libro "Di morte e d'amore: La prima indagine di Fortunata, tanatoesteta" di Stefania Crepaldi. La grafica combina diversi oggetti simbolici: un pennello da trucco, una siringa con liquido rosso, e un cupcake con glassa rosa, su uno sfondo artistico di macchie blu e gialle. Il titolo e il nome dell'autrice sono in primo piano. Questa composizione visiva richiama gli elementi di bellezza e morte che si intrecciano nella trama del romanzo.

Di morte e d’amore. La prima indagine di Fortunata, tanatoesteta

Le mani di Fortunata sono magiche. Sanno prendersi cura di uomini e donne, con dolcezza e premura. Lavano, vestono, abbelliscono e rasserenano, passano delicate sulla pelle e sul viso.

Cโ€™รจ solo un problema: i corpi cui Fortunata provvede sono quelli dei defunti. Lei รจ infatti lโ€™ultima discendente di una stirpe di becchini, la piรน antica di Chioggia. Per questo suo padre, un uomo congelato nel dolore per la morte della moglie, vorrebbe che lei ereditasse lโ€™impresa di famiglia.

Per questo Fortunata รจ fin dallโ€™adolescenza vittima dellโ€™ignoranza e della superstizione dei suoi paesani. Il suo sogno sarebbe quello di diventare pasticciera, e mettere le sue mani cosรฌ abili al servizio della gioia e della festa e non del lutto. Lโ€™occasione le si presenta quando viene assunta per uno stage nel catering dei fratelli Mengolin, famosi ristoratori veneziani.

Per Fortunata potrebbe iniziare una nuova vita, ma il primo giorno di lavoro, durante lo sfarzoso matrimonio della figlia della famiglia Boscolo, il padre della sposa muore in circostanze poco chiare, e i sospetti sembrano convergere proprio sulla giovane tanatoesteta. Cosรฌ Fortunata, per salvarsi, dovrร  improvvisarsi investigatrice.

E nel suo cammino cosรฌ difficile il destino le offrirร  uno strano alleato, un uomo misterioso quanto affascinanteโ€ฆ

Un romanzo giallo che intreccia sorrisi e dolori, con una protagonista piena di voglia di vivere e di amare che fa i conti con la malvagitร  e lโ€™aviditร  del mondo, sullo sfondo magico di Chioggia, cittร  magnifica che a volte sembra vivere di vita propria.

Recensione

Di morte e d’amore รจ un romanzo giallo che narra la storia di Fortunata, l’ultima discendente di una stirpe di becchini a Chioggia, che sogna di diventare pasticciera. La sua vita prende una svolta inaspettata quando, durante il suo stage in un catering, si ritrova coinvolta in un misterioso decesso, spingendola a trasformarsi in investigatrice per provare la sua innocenza.

Stefania tesse una narrazione avvincente, giocando abilmente con i contrasti tra la vita e la morte, il dolore e la speranza. Fortunata รจ una protagonista complessa e affascinante, la cui lotta interna e le sfide esterne catturano il lettore. Il romanzo offre anche un’esplorazione profonda delle dinamiche sociali e dei pregiudizi in una piccola comunitร , con un sottofondo di mistero e romanticismo.

Fortunata non รจ un personaggio che ho amato. Troppo debole e troppo ingenua a volte. Pur avendo di fronte la veritร , non รจ in grado di vederla. O forse dovrei dire che non vuole vederla, troppo accecata dall’odio che prova per il lavoro del padre o dall’amarezza di non sentirsi amata abbastanza da quello stesso padre.

Tuttavia, la scelta di far narrare alcuni capitoli dalla cittร  di Chioggia, sebbene unica, potrebbe non essere apprezzata da tutti i lettori. Questo espediente narrativo, pur aggiungendo un elemento distintivo, a volte risulta distaccante rispetto al fluire degli eventi principali e allo sviluppo dei personaggi. Ho trovato che troppo spesso anticipando alcuni dettagli mi facesse perdere il gusto del notarli.

Nonostante questo, Di morte e d’amore rimane una lettura godibilissima che offre un mix intrigante di mistero, emozioni e un forte senso di luogo. Fortunata, con la sua resilienza e la sua umanitร , emerge come una figura memorabile nella narrativa contemporanea.

Conclusione

Come anticipato, non ho apprezzato tutto di Di morte e d’amore ma si tratta del primo romanzo dell’autrice e, conoscendola, ha un grandissimo margine di miglioramento. Fortunata l’ho trovata insipida, con un sogno che vuole perseguire a tutti i costi ma con i famigerati prosciutti sugli occhi.

Pur avendo la veritร  davanti agli occhi, non รจ in grado di vedere al di lร  del suo naso. Capisco perรฒ anche quella voglia di essere qualcosa di diverso da quello che ci si aspetta da lei, perchรฉ non รจ giusto obbligare una figlia a fare il volere del padre solo perchรฉ non si รจ capaci di andare avanti.

Tutti i personaggi sono un po’ cosรฌ, cristallizzati in un tempo che non รจ il loro. Il signor M. รจ rimasto fermo alla morte della moglie e fa ricadere tutto il dolore su Fortunata che ovviamente cerca una via d’uscita.

Chi non lo farebbe?

Unico personaggio che ho adorato รจ la nonna. Ho un debole per i nonni, soprattutto da quando non ho piรน il mio. Ben caratterizzata, dal carattere deciso ma comprensiva. Quella che ha la parola giusta al momento giusto e sa di cosa hai bisogno anche quando non dici nulla.

Stefania Crepaldi รจ un’editor fantastica, non c’รจ bisogno che lo dica io. Come scrittrice sono certa che ci farร  leggere grandi storie ma per farlo, bisogna sbagliare e sbagliare ancora. La prima indagine di Fortunata non mi ha convinta, potrร  farlo una seconda?

โญโญโญ

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