[RECENSIONE] Jum fatto di buio. Olga di carta #2

by R.
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Jum fatto di buio

Jum fatto di buio. Olga di carta #2

Tutti sapevano che Olga amava raccontare bene le sue storie oppure non le raccontava affatto, e quando la giovane Papel attaccava un nuovo racconto la gente si metteva ad ascoltare…

รˆ inverno a Balicรฒ, il villaggio รจ ammantato di neve e si avvicina il Natale. Gli abitanti affrontano il gelo che attanaglia la valle e Olga li riscalda con le sue storie. Ne ha in serbo una nuova, che nasce dal vuoto lasciato dal bosco che รจ stato abbattuto. Quel vuoto le fa tornare in mente qualcuno che anche Valdo, il cane fidato, ricorda, perchรฉ quando conosci Jum fatto di Buio non lo dimentichi piรน. รˆ un essere informe, lento e molliccio, senza mani nรฉ piedi. La sua voce รจ lโ€™eco di un pozzo che porta con sรฉ parole crudeli e tutto il suo essere รจ fatto del buio e del vuoto che abbiamo dentro quando perdiamo qualcuno o qualcosa che ci รจ caro. Jum porta con sรฉ molte storie, che fanno arricciare il naso e increspare la fronte, e tutte sono un dono che Olga porge a chi ne ha bisogno. Perchรฉ le storie consolano, alleviano, salvano e soprattutto, queste, fanno ridere. Dopo Olga di carta – Il viaggio straordinario, ritorna la vita del villaggio di Balicรฒ con una storia che ne contiene tante, come in un gioco di scatole cinesi, come in una farmacia dโ€™altri tempi piena di cassetti da aprire per tirare fuori la medicina giusta per ciascuno di noi.

RECENSIONE

Quando Olga comincia a raccontare una storia, tutta Balicรฒ si raduna attorno a lei per ascoltarla.  Siamo alle soglie del Natale e non cโ€™รจ giorno in cui ad Olga non venga chiesto di raccontare una nuova storia. Cosรฌ decide di raccontare la storia di Jum fatta di buio.

Jum si nutre di lacrime, odia la felicitร  e adora la disperazione. Gli abitanti di Balicรฒ ascoltano la piccola Olga sempre volentieri ma si fanno condizionare dalla storia di Jum creando non poco scompiglio nel villaggio. Ma la storia di Jum non fa paura, la storia di Jum in realtร  son tante storie e nessuna di queste fa paura.

Ancora una volta Elisabetta Gnone ci racconta una storia adatta a grandi e piccini. Dopo la storia di Olga di carta, il primo capitolo di questa bellissima trilogia, ero decisa a terminarla il prima possibile. Ringraziando la mamma per avermelo regalato al compleanno, Jum fatto di buio รจ un libricino che si legge velocemente e che ti trasmette tante emozioni.

Una storia adatta a tutti, con sempre una morale allโ€™interno. Jum fatto di buio รจ una storia particolare, diversa dal primo capitolo ma allo stesso tempo simile. La voce di Olga รจ fondamentale, riesce a trascinarti nella storia come se anche tu fossi proprio davanti a lei.

Ora devo solo leggere lโ€™ultimo capitolo e anche questa serie รจ terminata!

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Elisabetta Gnone nasce a Genova il 13 aprile 1965 e, dopo gli studi classici, nel 1990 entra nella The Walt Disney Company e due anni dopo diventa giornalista.

Nel 2005 crea Fairy Oak, le vicende di un mondo fantastico e allo stesso tempo reale narrate dalla fata protagonista, Felรฌ. Formata inizialmente da tre libri, se ne aggiungono altri quattro, da considerare come una sorta di “spin-off”. L’ultimo di questi quattro capitoli (Addio, Fairy Oak) le fa vincere la dodicesima edizione del premio letterario Terre del Magnifico, dove viene scelto da una giuria di ragazzi della fascia 9-11 anni dell’Istituto comprensivo di Cortemaggiore. Nel 2011 viene pubblicato, sempre della serie Fairy Oak, un vero e proprio “libro dei segreti”: Un anno al villaggio – Il diario di Vaniglia e Pervinca.

Il 9 novembre 2015 ha pubblicato con Adriano Salani Editore Olga di carta Il viaggio straordinario, una storia sull’importanza di raccontare le storie, che fra risate, commozione e tenerezza affronta i temi della fragilitร , della vulnerabilitร  e dell’imperfezione che ci rendono umani.

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