[RECENSIONE] Misteriosa. Olga di carta #3

by R.
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Misteriosa. Olga di carta #3

Misteriosa. Olga di carta #3

Cosa significa diventare grandi? E come si fa? ยซCrescere รจ una faccenda complicataยป direbbe il professor Debrรฌs, e Olga lo sa bene: per rassicurare una giovane amica, che di crescere non vuole sentire parlare, le racconta la storia di una bambina a cui i vestiti stavano sempre troppo grandi, anche se l’etichetta riportava la sua etร , o la sua taglia, e che saltava nei disegni per fuggire dalla realtร .

La storia di Misteriosa รจ la storia di chi fatica a trovare il proprio posto nel mondo, fugge da responsabilitร  e doveri, incapace di assumersene il carico, e combatte strenuamente per restare fanciullo. รˆ anche, perรฒ, la storia di una bambina che non si arrende. Una storia che farร  ridere, pensare e spalancare gli occhi per lo stupore; e che rassicurerร  Olga, i suoi amici e i lettori di tutte le etร  su un punto, che รจ certo: per diventare splendidi adulti occorre restare un po’ bambini.

RECENSIONE

Siamo giunti all’ultimo capitolo dedicato alla piccola Olga e ai suoi amici. Credo che mi mancheranno molto le sue storie perchรฉ, per quel che ne so, la storia di Misteriosa รจ lโ€™ultima che ascolteremo.

ยซCrescere รจ una faccenda complicataยป

La storia di Misteriosa, bambina che salta da un quadro all’altro o da un volantino ad un poster, parla proprio di crescita. Ad un certo punto tutti i bambini diventano adolescenti e poi adulti. E il ciclo continua all’infinito.

Olga, seppur fatta di carta, ha saputo farci fare un viaggio attraverso tre libri dedicati ai piccini ma anche, perchรฉ no, agli adulti. Forse se fossi stata una bambina non li avrei apprezzati cosรฌ tanto mentre leggendoli con un occhio adulto ho potuto capire il volo lโ€™insegnamento che lโ€™autrice ha voluto metterci dentro.

Per essere una bambina di dodici anni circa, Olga รจ saggia e anche i protagonisti delle sue storie in qualche modo lo sono. Misteriosa ama saltare nei quadri, sparire dalla realtร . Ma ha sempre un motivo valido per tornare indietro, per riconoscere dove finisce la fantasia e inizia la realtร .

รˆ la magia insita nei bambini, che vedono la magia dappertutto, a far sรฌ che Misteriosa possa โ€œviaggiareโ€ attraverso quadri, poster, mappamondiโ€ฆ mentre gli adulti ne restano fuori, hanno dimenticato come si faccia.

Ed รจ durante una brutta tempesta che Olga racconta la storia di Misteriosa ai suoi inseparabili amici. Sono isolati e soli e le storie fanno passare la paura di lupi e orsi. Lo รจ stato anche per me, evadere un paio dโ€™ore dal tran tran giornaliero e viaggiare con la fantasia di Olga.

Tutta la trilogia di Olga di carta รจ unโ€™ottima lettura, una di quelle che ci fanno tornare tutte un poโ€™ bambine. Consigliatissimissa!

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Elisabetta Gnone nasce a Genova il 13 aprile 1965 e, dopo gli studi classici, nel 1990 entra nella The Walt Disney Company e due anni dopo diventa giornalista. Collabora con il settimanale Topolino e a molti mensili come BambiCip & CiopMinni & Co. e La sirenetta, lanciando nel 1997 il mensile Winnie the Pooh. Lo stesso anno crea W.I.T.C.H., scrivendo le storie dei primi due numeri a fumetti: la serie diventa un successo mondiale e viene pubblicata in oltre 120 paesi.

Nel 2005 crea Fairy Oak, le vicende di un mondo fantastico e allo stesso tempo reale narrate dalla fata protagonista, Felรฌ. Formata inizialmente da tre libri, se ne aggiungono altri quattro, da considerare come una sorta di “spin-off”. L’ultimo di questi quattro capitoli (Addio, Fairy Oak) le fa vincere la dodicesima edizione del premio letterario Terre del Magnifico, dove viene scelto da una giuria di ragazzi della fascia 9-11 anni dell’Istituto comprensivo di Cortemaggiore. Nel 2011 viene pubblicato, sempre della serie Fairy Oak, un vero e proprio “libro dei segreti”: Un anno al villaggio – Il diario di Vaniglia e Pervinca.

Il 9 novembre 2015 ha pubblicato con Adriano Salani Editore Olga di carta Il viaggio straordinario, una storia sull’importanza di raccontare le storie, che fra risate, commozione e tenerezza affronta i temi della fragilitร , della vulnerabilitร  e dell’imperfezione che ci rendono umani.

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